PRESENTAZIONE TG2 - ACHAB - 20 GIUGNO 2007

“Via Etere” al TG2


E’ stato presentato ieri 20 giugno, nel corso del TG2, su RAI 2 all’interno della rubrica culturale Achab a cura della bravissima giornalista Maria Grazia Capulli, il libro “Via Etere”, un interessante servizio di Vito Bruno con immagini sulla storia della Radio e una lunga intervista all’autore Paolo Lunghi, realizzata all’interno degli studi di Saxa Rubra, per rivalutare la storia del settore e ipotizzare i panorami futuri.

Il libro, in soli cinque mesi dalla prima presentazione romana alla Sala Stampa Estera è giunto alla terza edizione, pubblicata in questo mese, con una nuova copertina, pur mantenendo invariato il contenuto,

Un libro sulla Radio Libera, a trent’anni dalla nascita, che analizza il settore radiofonico partendo proprio dalle piccole realtà di provincia, da quei progetti apparentemente inutili di piccoli ragazzi, di nomi ignoti che non “saranno famosi”, ma che grazie al loro intuito hanno modificato la storia d’Italia, dando vita negli anni 70 al fenomeno delle Radio libere.

Affronta l’argomento non solo da un punto di vista tecnico e giuridico, ma soprattutto da un profilo umano e se vogliamo sentimentale, in quanto la Radio è stata, non solo un apparecchio frutto della tecnologia, ma la leva e allo stesso tempo lo specchio di un fondamentale sviluppo dell’informazione, pilotando il passaggio all’età della libera informazione del cittadino e dal cittadino, il primo vero progetto di interattività nei processi informativi e comunicativi “on demand”.

La Radio libera è stata il primo vero progetto di comunicazione libera, democratica e realmente interattiva, nata e gestita dal “basso” mettendo tutti sullo stesso piano e con la stessa possibilità di comunicare, sviluppatasi dalla base del popolo per una reale esigenza di comunicare tra persone.

Stringe un occhio a quei giovani che spinti dall’entusiasmo tipico della loro età e soprattutto dalla voglia di comunicare e stare insieme, se vogliamo applicando loro malgrado l’articolo 21 della Costituzione del nostro Paese: “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione…” hanno creato tutto questo, che è rimasto e rimarrà nella storia d’Italia, come quei “quattro amici al bar” del libro, che nella provincia toscana hanno “fatto la Radio”: non sono stati i migliori, neppure i peggiori, ma ci sono stati!