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PRESENTAZIONE CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA 16 APRILE 2007

 Tana de Zulueta - Sandra Giorgetti - Paolo Lunghi - Riccardo Heinen

 Tana de Zulueta - Sandra Giorgetti - Paolo Lunghi - Antonio Cinquini

Paolo Lunghi - Giovanni Carta

 Tana de Zulueta - Sandra Giorgetti - Paolo Lunghi

Tana de Zulueta - Sandra Giorgetti - Paolo Lunghi - Cristiano Mazzanti

Tana de Zulueta - Sandra Giorgetti - Paolo Lunghi - Antonio Cinquini

Fabio Roggiolani - Giovanni Carta - Carlo Salvadori
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Firenze: Consiglio Regionale:
Presentato il libro “VIA ETERE – Radio Libera, Idea di Libertà”
 di Paolo Lunghi

…quando la radio era libera ma libera veramente. Un excursus nel passato della radio ironico e rievocativo ancora, strumento ideale di democrazia, il primo comunque vero progetto di interattività nei processi informativi.
Un seria riflessione su cosa la radio ha rappresentato e cosa potrà ancora rappresentare grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie.

Se n’é discusso oggi in Consiglio Regionale della Toscana per la presentazione del libro “VIA ETERE” di Paolo Lunghi.
L’introduzione è di Sandra Giorgetti: salvaguardare il patrimonio delle piccole radio che mantengono il contatto vero con il territorio insieme alla grande rete che è internet, noi auspichiamo che grazie all’occasione della pubblicazione del libro si apra un dibattito democratico sulle questioni rai - mediaset e sull’attuale proposta di riforma di legge dell’On Gentiloni.
Tra i relatori dell’iniziativa, l’On Tana de Zulueta, autrice della prefazione del volume: La pubblicazione di questo libro che si rifà all’esperienza di molti giovani, ci racconta cosa dovrebbe essere l’orizzonte della partecipazione nell’informazione nelle grandi città, nei piccoli paesi, parlando di forme artistiche, cultura. Il cammino è cominciato con la raccolta di firme per la proposta di legge “per un'altra tv” nel periodo in cui Sabina Guzzanti propose il film “Viva Zapatero” e quindi il problema della censura, l’obiettivo della legge è ristabilire regole certe, liberare il servizio pubblico dalla politica che governa, questo disegno di legge andrà in discussione con la proposta di legge Gentiloni.
Prosegue Fabio Roggiolani: Parlare di radio è parlare di comunicazione, di fatto c’è un’ incapacità dei politici di affrontare queste questioni che vengono trattate solo in termini tecnici, infatti il mondo politico ad esempio ne discute solo nel caso di impianti all’interno delle città che creano problemi di onde elettromagnetiche e i ci sollecitano provvedimenti. L’occasione che Paolo ci ha dato ci pone di fronte la questione di ridiscutere del sistema informativo, infatti per fare degli esempi la televisione ci propone modelli diseducativi.
Anche Cristiano Mazzanti che ha curato l’introduzione del libro ripropone delle considerazioni che riportano ad analogie con l’epoca del ’68: il libro  testimonia il grande valore partecipativo e volontaristico nato e sviluppato dal basso, l’importanza di quelle persone comuni del mondo del lavoro e dello studio che si tuffavano nella comunicazione, arricchendo tutti con i loro progetti e le loro idee.
L’intervento di Giovanni Carta, esperto di comunicazione: come addetto ai lavori, ricordo che le mie prime esperienze con la radio, quando avevamo creato una struttura per gestire i notiziari di molte emittenti, oggi l’informazione ha preso una piega poco democratica, non parla di temi sociali, di disagi, bisogna continuare a parlare per recuperare questi valori.
Riccardo Heinen, uno dei primi speakers: ricordo la mia esperienza a Radio Monte Carlo nel 74, vissuta prima della nascita delle radio libere in Italia e come il fenomeno sia stato vissuto da coloro che vedevano questa libertà di informazione come lo sviluppo di una concorrenza senza regole.
Prosegue Antonio Cinquini: questo libro affronta la nascita di una libertà diffusa sul territorio e sviluppata in ogni parte d’Italia dalle grandi città ai piccoli comuni, e analizza l’attuale periodo che l’informazione sta attraverso pilotata dalla pubblicità che impone modelli.
Paolo Lunghi per concludere: è importante poter parlare liberamene di questi temi dando così valore ad una straordinaria esperienza e lanciare un messaggio per una gestione democratica e libera dei vecchi e nuovi media.

Ufficio Stampa

 

 

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